AREE CONTAMINATE 

4.1 Ambiti di intervento

 

Il Piano rappresenta un aggiornamento del precedente Piano di Bonifica della Aree Contaminate, approvato dalla Regione Lombardia con delibera di Giunta n. 66818 del 11 aprile 1995, alla luce della recente normativa in materia di rifiuti ed in considerazione dell’evoluzione della situazione ambientale sul territorio regionale.

 

In tale piano sono state riportate  le aree inserite nei programmi di intervento a breve e medio termine di cui al precedente piano regionale e non ancora interessati da un’attività di bonifica, ed i siti inseriti nell’Anagrafe regionale per cui è stata riconosciuta una priorità d’azione per la permanenza di rischi sanitari ed ambientali, consistenti nella contaminazione delle stese

 

L’attività condotta dalla Regione Lombardia ha consentito di classificarli in tre distinti ambiti di intervento, in funzione delle azioni da intraprendere e delle diverse modalità operative da seguire: 

 

1.      i siti per i quali il livello di informazioni disponibili ha consentito l’applicazione della metodologia Radar 
         Ambientale, e di individuare l’ordine di priorità degli interventi(Tabella 1)

2.      i siti di interesse nazionale ricadenti nel territorio lombardo (Tabella 2)

3.      i siti da sottoporre ad ulteriori indagini  finalizzate all’applicazione del Radar Ambientale (Tabella 3)

Per i siti appartenenti al primo ambito è stato possibile applicare, sulla base delle informazioni  reperite  dall’ARPA Lombardia (contenute nelle schede descrittive riportate nell’Allegato 1), la metodologia del Radar Ambientale descritta nel Capitolo 4, al fine di individuare l’ordine di priorità degli interventi, come riportato nel presente capitolo (Tabella 4); le azioni da intraprendere per tali siti ed i relativi oneri finanziari, sono descritte nel successivo Capitolo 5. 

Le tipologie di intervento, ed i relativi oneri finanziari, da intraprendere sui siti appartenenti al secondo ambito sono descritti nel Capitolo 6 del presente documento; tali siti rivestono un interesse nazionale, e pertanto non è stato necessario sottoporli ad analisi con la metodologia Radar Ambientale, poiché per essi viene già riconosciuta la massima priorità di intervento. 

I siti appartenenti al terzo ambito sono quelli per cui non è stato raggiunto il livello minimo di informazioni che consentisse l’applicazione della metodologia del Radar Ambientale, né effettuare alcuna stima dei costi di caratterizzazione, e pertanto per esse sono previste attività di indagine finalizzate ad individuare le eventuali criticità ambientali ed all’aggiornamento del Piano. Ne deriva che il presente piano rappresenta una realtà in continua evoluzione, da sottoporre a periodici aggiornamenti sulla base delle future segnalazioni e dei risultati delle indagini sui siti ricadenti in questo ambito.