ECSTASY: STUDI ITALIANI, 'ANTICIPA' COMPARSA PARKINSON (2)=

CAUSA DEGENERAZIONE NEURONI CON DANNI IRREVERSIBILI A CERVELLO

 

      (Adnkronos/Adnkronos Salute) - ''E' noto - afferma Giovanni Corsini, direttore del Dipartimento di neuroscienze dell'Universita' di Pisa - che i derivati delle anfetamine come l'ecstasy possono provocare la degenerazione delle cellule nervose, provata sia sugli animali in laboratorio, sia sull'uomo. Il punto ancora dibattutto, da approfondire con ulteriori studi, e' se le quantita' di queste droghe assunte dai ragazzi possono indurre una degenerazione selettiva dei neuroni dopaminergici, caratteristica del morbo di Parkinson''.

 

      Senz'altro, spiega l'esperto, ''il consumo di ecstasy e' lesivo per il cervello, con danni piu' o meno marcati a seconda della quantita' e della frequenza d'uso, ma anche del substrato genetico del ragazzo e, dunque, della sua sensibilita' agli effetti''. Gli studi dell'Universita' di Pisa sono stati finora condotti sugli animali, per capire i meccanismi alla base della degenerazione neuronale causata dall'ecstasy. Entro l'anno, pero', partira' una nuova ricerca su una ventina di giovani consumatori di pasticche, ''per individuare lesioni pre-sintomatiche dovute alla droga e 'spia' di un elevato rischio di Parkinson in futuro''.

23-SET-03

 

DROGA: ALLARME ECSTASY, SEQUESTRI DECUPLICATI IN 10 ANNI (2)

COSTA, GRAVI RISCHI PER LA SALUTE DAL CONSUMO DI DROGHE SINTETICHE

 

      (Adnkronos) - I rischi per la salute derivanti dall'uso di queste droghe sono ''gravi e molteplici'', ha detto Antonio Maria Costa, vicesegretario generale dell'Onu e direttore esecutivo dell'Unodc, l'ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine. L'ecstasy, infatti, accelera i processi di invecchiamento, producendo sintomi tipo Alzheimer, oltre a favorire spasmi, attacchi di panico, deliri e stato confusionale. ''Il problema -ha aggiunto Costa- si sta diffondendo, l'offerta sta aumentando, le risposte dei governi devono essere piu' forti e meglio coordinate''.

 

      C'e' il rischio della sottovalutazione del fenomeno, ha osservato John Walters, direttore dell'ufficio della Casa bianca per la politica nazionale di controllo delle droghe. Di qui la necessita' di ''una campagna di informazione rivolta ai giovani per favorire la prevenzione contro un problema molto pericoloso. Abbiamo bisogno dell'aiuto dei media''. (segue)