GERMANIA - ITALIA 

Cantami o Diva dell'audace Klinsmann
l'ira funesta che infiniti addusse
dolori ai sassoni lasciando le salme di molti giocatori
come orrido pasto di giornalisti e tifosi delusi
Cosi di Silvio l'alto consiglio s'adempiva da quando
primariamente disgiunse aspra contesa
Lippi signore di genti e la stampa italiana
Entran i campo le due squadre
entrambe con passo veloce,
sguardo arcigno e portamento gagliardo
Dalle parte del radioso tricolore
vi era Buffon dalle mani veloci
e dai balzi repentini insuperabile portiere
indi il prode Zambrotta dal piede veloce
e dall'agile dribbling, Cannavaro divino
che guidava gli azzurri verso la vittoria
Materazzi possente nei contrasti,
Grosso prode guerriero dal rapido passo
e dal piede infallibile
Pirlo dal nobile portamento
e valente nei lanci, Gattuso
possente nel grido di guerra,
Camoranesi veloce, Totti
signore di Roma, dal tiro divino,
Perrotta valoroso
Toni promettente attaccante,

Giardino dal rapido tiro.

Ecco tutti i prodi guerrieri
schierati in formazione da battaglia
contro il gagliardo nemico.
Inizia la battaglia: i valenti azzurri
mostrano repentinamente il loro valore
seminando il terrore nelle fila teutoniche
cosi continua lo scontro
l'Italia dai solidi parastinchi
continuamente tenta di affondare il colpo decisivo
ai felloni germani ma un dio maligno
li proteggeva confondendo
i valorosi attaccanti azzurri.
Cosi per tutta la partita
i due schieramenti scambiano colpo con colpo
nonostante i teutoni vacillino sempre di più.
Ecco che nei tempi supplementari
il valente Gilardino con rapido passo
si destreggia in area nemica,
lanciando la palla veloce contro la porta nemica:
il sommo Silvio dal suo trono
non poteva permettere
che l'avversario potesse soffrire cosi poco:
"Va rapido Bondi a fermare il colpo
del valente Gilardino, la Germania
merita di soffrire ancor di più"
Ecco che Bondi dal rapido piede
resosi invisibile agli occhi dei mortali
devia la palla sul palo ben costruito.
I prodi azzurri continuano la loro fiera lotta.
Lippi signore di genti nel frattempo aveva
schierato in campo Del Piero dal fiero passo
e dal tiro rapido.
Ecco che in una zuffa in area nemica Pirlo divino
con gesto repentino prende palla
palleggiandola abilmente la lancia per Grosso
che con piede infallibile colpisce la rete bel filata.
La roccaforte teutonica è presa,
il nemico è completamente demoralizzato
ma la partita non è ancora finita:
ecco che Del piero dal piede scattante
coglie l'occasione per umiliare ulteriormente
il malvagio nemico, palleggia abilmente si smarca
in area e segna la sconfitta definitiva del temibile
nemico.
Subito vi fu gran festa tra le file azzurre
l'avversario minaccioso giaceva prostrato
e umiliato dinnanzi al mondo intero
sul suo stesso terreno.

In tutt'Italia si suona il trionfo per l'intera notte.

Marzio De Corato