REGIONE LOMBARDIA:
SIGARETTE E AEROSOL PER CONSIGLIERI E DIPENDENTI

Nei locali del Consiglio Regionale si continua a fumare, nonostante precise normative lo vietino. E' forse per compensare questo che vengono offerte cure termali?  - Questa la domanda posta dalle Consigliere Regionali Silvia Ferretto Clementi (AN) ed Elisabetta Fatuzzo (Pensionati) in una lettera all'Ufficio di Presidenza del Consiglio.

E' di questi giorni la comunicazione che, ad integrazione del servizio di assistenza sanitaria a disposizione dei Consiglieri Regionali e del personale consiliare, ci saranno anche aerosol terapie e inalazioni di vapore con acque di Tabiano.

Ringraziamo ed apprezziamo il pensiero - esordisce Silvia Ferretto, Presidente della Commissione Cultura della Regione - ma preferiremmo che, prima di questo, venisse fatto rispettare il divieto di fumare in tutti i locali della Pubblica Amministrazione Regionale sancito con delibera già nel luglio del 1996,

Da un recente studio - continua la Consigliera Regionale di AN - è emerso chiaramente che la sigaretta è peggio dell'auto. I risultati evidenziano infatti che in un ufficio basta una sola sigaretta accesa per far salire il livello di concentrazione delle polveri sottili subito sopra i 2mila microgrammi. E pensare che, anche nei giorni di maggiore emergenza ambientale, quando sono stati decretati blocchi del traffico e targhe alterne un po' in tutta la Regione, i valori di concentrazione delle polveri nell'aria erano dieci volte inferiori. 

Si tratta, a mio parere - insiste Silvia Ferretto - di una questione di coerenza. Da una parte ci sono iniziative del tutto encomiabili che vanno nella direzione di tutelare la salute delle persone ma dall'altro si "chiude un occhio" su comportamenti che danneggiano pesantemente e palesemente la salute propria e altrui, vanificando ogni sforzo fatto in senso inverso.

Gli aerosol vanno bene dunque (e sarebbe auspicabile che i costi venissero addebitati ai fumatori) - conclude l'esponente regionale di AN - ma sono convinta che per la salute di tutti sarebbe senz'altro più utile eliminare il fumo dall'ambiente di lavoro.   Non vorrei che visti i livelli di concentrazione delle polveri sottili prodotte dal fumo di sigaretta si dovesse arrivare  a dichiarare lo stato di emergenza dell'aria negli uffici e procedere così, a seconda dei livelli di concentrazione, al "blocco totale" delle sigarette o alle "sigarette alterne".

Milano, 20 febbraio 2002