"Tuteliamo la schiena degli alunni lombardi"

Silvia Ferretto (An), Presidente della Commissione Cultura e istruzione del Consiglio regionale, interviene sul problema del peso degli zaini degli alunni

Milano, 10 settembre 2001 - Si riapre l'anno scolastico all'insegna di novità importanti, come le nomine degli insegnanti fatte prima dell'inizio delle lezioni, ma anche di vecchi problemi che assillano e preoccupano genitori e alunni. E' il caso degli zaini e del loro peso, questione puntualmente denunciata nel corso di ogni anno scolastico ma mai affrontata seriamente.
"Credo che tra non molto -dice Silvia Ferretto- torneremo a osservare bimbe e bimbi piegati in due perchè costretti a portare zaini enormi, dal peso che raggiunge persino i 15 chilogrammi. E' una situazione che negli anni scorsi ha spinto diverse autorità, come per esempio il Consiglio superiore della sanità, a sollecitare una riduzione dei materiali scolastici. I riferimenti di legge sono chiari: esistono norme sulla protezione della salute nei luoghi di lavoro, così come regole in via di definizione a livello europeo. In particolare la legge sulla protezione dei luoghi di lavoro stabilisce per i minori di quindici anni dei valori limite per il trasporto di pesi a braccia e spalla pari a 5 kg. per le femmine e 10 kg. per i maschi. Purtroppo, però, il problema ritorna nella sua attualità e concretezza ad ogni inizio anno. Ecco che allora si rende necessario intervenire a tutti i livelli, richiamando la dirigenza scolastica e tutti gli insegnanti a vigilare sul rispetto della salute dei bambini. L'attenzione deve essere massima da parte di tutti: genitori, insegnanti e amministratori locali. Deve essere trasportato soltanto materiale scolastico strettamente indispensabile e favorito al massimo il deposito e la custodia di materiale scolastico presso le sedi scolastiche programmando l'attività didattica in modo che possa diminuire la necessità di trasporto del materiale scolastico. Sarebbe anche auspicabile uno screening generale dello stato di salute degli alunni lombardi e un numero verde cui i genitori possano rivolgersi per avere informazioni ma anche per denunciare casi particolarmente gravi".
"Mi auguro -ha concluso Silvia Ferretto- che questo problema venga risolto quanto prima e che la scuola e la pubblica amministrazione si adoperino per tutelare la salute dei bambini e dei ragazzi della Lombardia".