CONTINUA LA RACCOLTA FIRME CONTRO IL FANATISMO ISLAMICO  

A quasi un anno dalla tragedia dell'11 settembre, sono già più di 17.000 gli italiani che hanno detto no al fanatismo islamico. Più di 3.000 le firme raccolte solo nel mese di agosto

Quest'estate - esordisce Silvia Ferretto, presidente della Commissione Cultura della Regione Lombardia - molti italiani sono andati in vacanza con il modulo per la raccolta delle firme contro la concessione ai musulmani dell'8 per mille e per chiedere lo scioglimento del partito islamico di Adel Smith. Questo è l'unico modo in cui si può spiegare l'enorme quantità di moduli che hanno continuato a pervenire al mio ufficio per tutto il mese di agosto. Più di 3.000 firme, provenienti da tutta Italia e contenenti firme di persone residenti in luoghi anche molto diversi fra loro.

Grazie alla collaborazione dei cittadini, abbiamo raccolto ad oggi 17.683 firme.

L'iniziativa sta raccogliendo consensi in tutta Italia e da tutti gli schieramenti politici.

Si tratta - sottolinea il consigliere regionale - di un dato impressionante, considerato che la pubblicizzazione dell'iniziativa è avvenuta quasi esclusivamente tramite un, evidentemente, efficientissimo passaparola e che sono i cittadini stessi a portarla avanti. 

Solo nell'ultimo mese il mio sito, dal quale è possibile scaricare il modulo per aderire alla petizione e su cui si possono reperire informazioni su questa e su tutte le mie iniziative, ha registrato più di 3.000 contatti.

Continuano ad arrivare numerose le telefonate, le lettere e le e-mails di cittadini che mi dichiarano il loro sostegno, persone che hanno capito che questa è una battaglia contro l'intolleranza ed il fanatismo e non contro una razza, un colore o una religione.  Gli italiani sono preoccupati per il proprio futuro. Hanno paura che i diritti civili, politici e religiosi garantiti dalla nostra costituzione possano essere calpestati.

La cultura islamica - continua l'esponente regionale di AN - è profondamente diversa dalla nostra e si basa su una imprescindibile commistione tra regole religiose e regole dello stato, pericolosissima perché prevede la guerra santa come strumento di dominazione.  I musulmani rifiutano l'integrazione, sono contrari ad ogni forma di reciprocità e considerano un dogma imporre le proprie leggi ovunque. La raccolta firme proseguirà almeno per un altro paio di mesi con l'obiettivo di raggiungere le 50.000 firme.  In Italia - conclude Silvia Ferretto - dove sia ben chiaro ognuno è libero di fare le scelte religiose e politiche che ritiene più opportune, le uniche leggi da rispettare sono e devono restare quelle italiane e la Costituzione mentre la legge islamica, in forte contrasto con l'ordinamento giuridico italiano ed europeo, non potrà mai essere applicata.  

Tutte le informazioni per poter aderire o collaborare alla raccolta firme sono disponibili sul sito o al nr. 02/67486219.  

Milano, 02 settembre 2002