DELINQUENZA MINORILE

INTERVENTI RAPIDI E CONCRETI

La scorsa notte a Milano sono state danneggiate sessanta auto e non si tratta purtroppo di un fenomeno isolato. Sembra essere arrivata anche da noi dunque, la "moda", che affligge da anni diversi altri stati europei, di incendiare e danneggiare le auto in sosta.  

In Francia - esordisce Silvia Ferretto, Presidente della Commissione Cultura e Giovani della Regione - questi episodi di delinquenza, sono tristemente noti già da quasi un decennio e costituiscono una vera e propria emergenza sociale: sono decine le auto che vengono bruciate o danneggiate ogni notte da bande di ragazzini, per lo più minorenni, che evidentemente non trovano altro modo per divertirsi o per attirare l'attenzione.

Il problema della delinquenza minorile però non si limita alle sole ore notturne e agli atti vandalici. Scippi, furti e altri reati, per lo più contro il patrimonio, vengono compiuti anche durante il giorno e più precisamente durante le ore in cui dovrebbero essere a scuola.

E' davvero preoccupante - continua l'esponente regionale di AN - che, come confermano alcune ricerche effettuate sul fenomeno, esista un profondo e pericoloso legame tra l'assenteismo scolastico e la delinquenza minorile stessa. Secondo stime della Metropolitan Police, nella sola città di Londra, ben il 40% degli scippi sarebbe da attribuirsi a ragazzini tra i 10 e i 16 anni, inspiegabilmente lontani dai banchi di scuola.  

Certo è indiscutibile che dietro alcuni comportamenti possano celarsi anche problemi di solitudine, di emarginazione e di incomunicabilità, ma cercare le giustificazioni sempre e solo nei mali della società mi sembra un po' riduttivo e forse anche troppo comodo.  

Applicando sempre e comunque, con tutto e tutti la teoria illuminista del "buon selvaggio", il rischio concreto è di aggravare la situazione non facendo del bene a nessuno e creando degli individui disadattati ed emarginati con gravi difficoltà d'inserimento sociale.   Gli adolescenti - prosegue ancora Silvia Ferretto - devono capire che non esistono solo diritti ma anche doveri, primo fra tutti quello di rispettare gli altri e le cose altrui.  

Francia e Gran Bretagna negli ultimi anni, per cercare di arginare il fenomeno, hanno introdotto pene più severe nei confronti degli autori di questo tipo di reati e responsabilità penali per i genitori stessi, che non esercitando in modo corretto la patria potestà, permettono loro di girovagare ad ogni ora del giorno e della notte  per le strade della città, non curandosi del fatto che spesso i loro figli non vanno nemmeno a scuola.   Sistemi di controllo delle assenze da scuola e coprifuoco notturni per i ragazzini minorenni fino ad una certa età altre misure adottate in alcune città francesi e inglesi.

Occorre - conclude Ferretto - una maggiore severità educativa e forse anche normativa, valutando se non sia il caso di introdurre anche da noi alcune misure già adottate da altri stati che potrebbero rivelarsi efficaci per prevenire ed evitare l'acuirsi del fenomeno.  

Milano, 27 marzo 2003