USURA 

NO ALLA RIDUZIONE
DEI TEMPI DI PRESCRIZIONE
 

L'usura - esordisce Silvia Ferretto Clementi, consigliere regionale di AN - è un reato tra i più odiosi, che oltre a distruggere le famiglie (oltre 2.400.000 risultano essere sovraindebitate) scardina il tessuto economico e produttivo.

Spesso infatti l'usura è il passaggio successivo all'estorsione, con la quale imprenditori e commercianti vengono dapprima ridotti in crisi di liquidità e poi obbligati, vista la loro cronica difficoltà ad accedere al credito, a chiedere prestiti d'usura.  Il fine ultimo delle associazioni criminali e mafiose è quello di entrare in possesso delle loro attività e di conquistare il controllo del territorio, infiltrandosi nell'economia legale e nella vita delle città.

I dati sono impressionanti: con l'usura vengono movimentati più 13 milioni di euro anno.

I recenti tragici episodi - continua l'esponente regionale di AN - hanno dimostrato, ancora una volta, come la Lombardia non sia purtroppo esente da questo tipo di problema (solo nell'ultimo anno a Milano le richieste di rinvio a giudizio per usura sono quasi raddoppiate) che colpisce al contrario numerosissimi artigiani, commercianti, piccoli e medi imprenditori così come anche moltissime famiglie sempre più indebitate.

Questa piaga largamente diffusa, particolarmente in un periodo di crisi come quello che stiamo attraversando - caratterizzato da un ciclo economico negativo e certamente non agevolato dalla rigidità del nostro sistema bancario e creditizio - deve essere combattuta innanzitutto impedendo la riduzione dei termini di prescrizione del reato e riservando agli usurai lo stesso trattamento di legge riservato alle loro vittime: a partire dall'impossibilità di intraprendere attività produttive fino alla perdita dei diritti civili per i 10 anni successivi alla condanna.

Indispensabili inoltre - conclude Silvia Ferretto - anche congrui stanziamenti di contributi al fondo antiusura - finanziando le associazioni che garantiscono i prestiti delle banche alle persone a rischio di usura, maggior sostegno a chi denuncia il reato di cui è vittima, omogeneizzazione delle legislazioni europee e maggiore collaborazione investigativa-giudiziaria a livello europeo. 

Milano, 24 gennaio 2005