Risposta dell'Assessore
Elenco beneficiari bandi zonizzazione


INQUINAMENTO ACUSTICO

A CHE PUNTO SIAMO?

Interrogazione di Silvia Ferretto Clementi - consigliere regionale di AN - per verificare a che punto siamo con le zonizzazioni e con le opere di insonorizzazione in prossimità di reti ferroviarie, metropolitane, autostrade e grandi arterie stradali. 

La Costituzione Italiana - esordisce Silvia Ferretto - sancisce, all'art. 32, il diritto alla salute  come diritto fondamentale dell'individuo e la zonizzazione, prevista dalla legge quadro sull'inquinamento acustico già nel 1995, prevedendo classificazioni e mappature acustiche dei comuni, nonchè determinazione dei valori limite per ogni tipologia di sorgente di rumore e per ogni area dei territori comunali, si pone proprio l'obiettivo di abbattere o per lo meno ridurre questa fonte di inquinamento. Essa consente infatti di redigere piani di risanamento acustico per adeguare le emissioni degli stabilimenti produttivi ai limiti di legge ma anche di predisporre progetti per la realizzazione di nuove infrastrutture che assicurino coerenza e compatibilità tra le destinazioni urbanistiche e i parametri acustici individuati dall'azzonamento acustico.  Il processo di azzonamento dei comuni lombardi, ancora in corso, è stato in parte finanziato dalla Regione, che ha erogato contributi a ben 523 comuni.

L'interrogazione che ho presentato - spiega l'esponente regionale di AN - si pone l'obiettivo di fare il punto della situazione, verificando nel dettaglio, l'entità dei fondi erogati a ciascun comune per la zonizzazione e anche se questo processo sia stato concluso.  Nel documento si chiede inoltre di conoscere i piani di abbattimento rumore realizzati, in fase di realizzazione o previsti e i relativi costi e le tempistiche di realizzazione.

Riguardo le nuove infrastrutture viarie, si chiede, infine, di introdurre, fin dalla fase progettuale, attraverso opere di ingegneria ambientale, adeguate misure per il contenimento dell'inquinamento acustico. 

È importante agire in modo sistematico e deciso - conclude Silvia Ferretto - perché, questo tipo di inquinamento, spesso sottovalutato rispetto ad altri, incide, in modo anche rilevante, sulla qualità della vita delle persone, soprattutto nelle aree urbane, in cui le principali fonti di rumore sono collegate alle infrastrutture di trasporto e del traffico veicolare.

Milano, 13 novembre 2008