MOZIONE n. 0067

Il Consiglio Regionale della Lombardia,  

PREMESSO CHE  

 

-   secondo uno studio promosso da Altroconsumo, effettuato su un campione di 600 classi, emerge che nel 49% dei casi verranno superati i tetti di spesa previsti dal Ministero dell’Istruzione

 

VISTO CHE

 

-          l’art. 34 della Costituzione affida alla Repubblica e quindi allo Stato, alle regioni e agli altri enti locali, il compito di rendere effettivo il diritto dei giovani capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, di raggiungere i più alti gradi degli studi

-          l’art. 3 dello Statuto della Regione Lombarda ribadisce la necessità di promuovere le condizioni per rendere effettivo il diritto allo studio;

-          la legge regionale del 20/03/1980 n. 31 sul diritto allo studio prevede la possibilità da parte della Regione di erogare contributi straordinari ai comuni per gli interventi integrativi anche sotto forma di materiale didattico e culturale individuale

 

CONSIDERATO CHE  

 

-         con Decreto Ministeriale del 3 giugno 2005, il Ministero dell’Istruzione ha determinato il prezzo massimo complessivo della dotazione libraria della scuola secondaria di I grado, nonché il prezzo di copertina dei libri di testo per la scuola primaria

 

RILEVATO CHE

 

-         l’adozione dei libri di testo costituisce assoluta prerogativa dell’autonomia didattica delle istituzioni scolastiche, in linea con i contenuti e le finalità dell’offerta formativa, così come ribadito anche dalla Circolare del 13 marzo 2003 del Ministro Moratti;

-          anche quest’anno i testi scolastici non sono sfuggiti al rincaro generale;

-         sarà di ben 8 milioni di euro in più rispetto a quanto stabilito dal Ministero dell’Istruzione l’effetto del caro-libri sulla spesa complessiva per le famiglie;

-          oltre ai rincari dei libri di testo, sono da considerare anche gli elevati costi di altri testi indispensabili allo studio, quali vocabolario di italiano, di lingua straniera o di latino, atlante geografico e altri;

-          i libri di testo costituiscono uno dei principali business per le case editrici, le quali, troppo spesso, avvalendosi di piccoli ma efficaci trucchi (modifica degli esercizi o di piccole parti, spesso irrilevanti, del testo) immettono sul mercato nuove edizioni inducendo la sostituzione dei vecchi testi con i nuovi;

-          le associazioni dei consumatori hanno più volte segnalato al Ministro Moratti l’aumento ingiustificato dei libri di testo con il conseguente superamento dei limiti di spesa stabiliti, invitandola a sollecitare i presidi degli istituti in cui i testi adottati hanno portato al superamento del limite di spesa stabilito a convocare i consigli di classe al fine di provvedere a ridefinirne le liste

 

RITENUTO CHE

 

-   i costi eccessivi dei libri scolastici rappresentino un problema fortemente sentito dalle famiglie degli alunni lombardi, al quale tutte le istituzioni sono chiamate a far fronte;

-        come suggerito anche da numerose associazioni dei consumatori, si debba incentivare lo sviluppo di una “banca del libro” – ovvero di una struttura che supporti il prestito, la costruzione ed il reperimento dei testi anche con l’ausilio di internet;

-        come proposto dal Movimento Italiano dei Genitori (MOIGE) per i testi scolastici basterebbe un’edizione ogni 5 anni, con l’eventuale utilizzo di fascicoli aggiuntivi per aggiornamenti che dovessero rendersi necessari;

-         il sostegno dello sviluppo del mercato dell’usato per i libri di testo sia indispensabile per consentire alle famiglie di contenere le spese e riuscire a farvi fronte; 

-        sia assolutamente necessario un intervento istituzionale volto a “calmierare” il mercato del libro, per quanto riguarda i testi scolastici, dato che l’aumento del loro costo unito a quello del corredo scolastico di ciascun alunno rende sempre più difficile e velleitario l’esercizio del diritto allo studio

 

INVITA LA GIUNTA A

 

·    concedere il patrocinio alle associazioni giovanili che realizzino mercatini dei libri di testo usati e a mettere a loro disposizione, a titolo gratuito, spazi di proprietà regionale da utilizzarsi a questo scopo;

-   a promuovere un tavolo istituzionale coinvolgendo anche gli editori del settore affinché, oltre ad un contenimento dei prezzi, come proposto dal MOIGE le edizioni dei libri di testo non varino per almeno 5 anni, prevedendo per gli eventuali aggiornamenti che dovessero rendersi necessari fascicoli allegati;

-    verificare la possibilità di trovare forme di incentivo per i consigli di istituto affinché nella scelta dei libri di testo da adottare tengano conto della reale “obsolescenza” dei testi e non di quella legata solo a  parametri “di forma”;

 -    incrementare i fondi per il diritto allo studio

 

 Milano, 09 settembre 2005

                                                                     

                                                                   Silvia Ferretto Clementi