MOZIONE n. 230

APPROVATA

Il Consiglio Regionale della Lombardia

PRESO ATTO

che la Commissione Pari Opportunità nella seduta del 17 aprile 2008 ha approvato un ordine del giorno per contrastare la violenza sulle donne;

che il tema delle violenza sulle donne è un attacco all’inviolabilità della persona e alla libertà individuale;

che, così come definito dalla “Dichiarazione dell’Onu sull’eliminazione della violenza contro le donne” adottata nel 1983, è considerata tale “qualunque atto di violenza sessista che produca, o possa produrre, danni o sofferenze fisiche, sessuali o psicologiche, ivi compresa la minaccia di tali atti, la coercizione o privazione arbitraria della libertà, sia nella vita pubblica che nella vita privata”;

che i Capi di Stato e di Governo degli Stati membri del Consiglio d’Europa hanno riconosciuto l’importanza della lotta alla violenza contro le donne e che, nel 2006, hanno lanciato una campagna internazionale di contrasto al fenomeno;

che, nel 2006, il Consiglio d’Europa ha istituito una Task Force contro tutti i tipi di violenza sulle donne, compresa quella domestica, per valutare i progressi conseguiti a livello nazionale;

che 22 paesi membri del Consiglio d’Europa hanno realizzato un piano d’azione Nazionale per combattere la violenza contro le donne;

che il Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità, dando continuità all’iniziativa già intrapresa negli anni precedenti attraverso il Progetto “Rete Antiviolenza tra le città Urban Italia”, ha attivato un’ampia azione sperimentale di contrasto al fenomeno della violenza intra ed extrafamiliare. Si tratta in particolare del progetto “Rete Nazionale Antiviolenza e gestione di un call centre -1522 - a sostegno delle donne vittime di violenza”

CONSIDERATO CHE

i dati raccolti a livello nazionale dalla prima indagine Istat interamente dedicata al fenomeno della violenza fisica, psicologica e sessuale contro le donne dimostrano una preoccupante tendenza in aumento del fenomeno. Secondo il rapporto Istat, infatti, un terzo delle vittime subisce violenza più volte e in Lombardia il 34,8% delle donne ha subito una qualsiasi forma di violenza almeno una volta nella vita, ma solo l’11% delle vittime ha presentato denuncia;

nel 2006 oltre 2 mila donne si sono rivolte ai Centri antiviolenza della Lombardia e i dati raccolti mostrano un quadro del fenomeno assolutamente trasversale, distribuito in tutte le classi sociali, culturali e professionali;

che molte Regioni italiane si sono da tempo dotate di leggi in materia 

INVITA

il Parlamento Italiano a

licenziare in tempi brevi una legge contro la violenza e il maltrattamento sulle donne, che, oltre a definire una drastica riduzione dei tempi processuali e la certezza della pena, metta in campo strumenti di prevenzione e adeguate risorse economiche per sostenerle

le Commissioni regionali competenti

ad iscrivere all’ordine del giorno e ad approvare le proposte di legge per contrastare le violenze ed i maltrattamenti alle donne e ai minori e per il riconoscimento dei centri anti violenza, al fine di consentire loro di essere in grado di rispondere alle sempre più frequenti richieste da parte di donne e minori in difficoltà

Milano, 08/10/2008 

                                                                              Silvia Ferretto Clementi