MOZIONE n. 0252

Il Consiglio Regionale della Lombardia

PREMESSO CHE

-  il sistema scolastico italiano versa in una grave crisi e che non è in grado, per come è strutturato, di valorizzare i meriti né degli studenti né tanto meno degli insegnanti;

-   nonostante le risorse enormi fino ad oggi impegnate e la presenza di insegnanti specifici per gruppo di materie, la qualità dell’insegnamento è nel complesso scadente;

-  lo stesso Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha affermato la necessità di apportare dei tagli al sistema scuola e ha aggiunto che nessuna parte politica o sociale può sottrarsi a questa esigenza e che non sono sostenibili posizioni di pura difesa dell’esistente 

VISTI

le proposte ed il decreto legge presentati dal Ministro Maria Stella Gelmini 

CONSIDERATO CHE

i provvedimenti contenuti negli atti di cui sopra sono finalizzati a conseguire obiettivi del tutto condivisibili ed in particolare:

- valorizzazione del merito nel sistema scolastico ed universitario, tanto degli studenti quanto dei docenti;

-  la piena autonomia del principio di autonomia scolastica;

- poteri organizzativi e disciplinari dei dirigenti scolastici con compiti di gestione amministrativa e di reclutamento del corpo docente;

- adozione di meccanismi di ripartizione delle risorse pubbliche in proporzione ai risultati formativi rilevati da un organismo terzo;

- riconoscimento alle famiglie di voucher formativi da spendere nelle scuole pubbliche o private;

-  concorrenza tra le istituzioni scolastiche;

-  reintroduzione delle valutazioni espresse in decimi gli esami di riparazione;

-  incentivazione degli interventi volti alla concessione di borse di studio legate al merito;

-  eliminazione di ogni automatismo nelle progressioni retributive e di carriera degli insegnanti;

-  possibilità alle singole istituzioni scolastiche di stipulare con singoli docenti contratti integrativi di tipo privatistico

RILEVATO CHE

nel Piano Programmatico per la Scuola redatto dal Ministro Gelmini è anche previsto:

- ferme restando la presenza dell’insegnante di inglese e di un eventuale insegnante di sostegno, il ritorno al maestro unico nella scuola primaria;

-   un aumento del tempo pieno;

- l’estensione degli istituti comprensivi, che uniscono cioè sotto un’unica istituzione scolastica scuole dell’’infanzia, elementari e medie, al fine di favorire, oltre che grandi

-    economie organizzative ed economiche, anche e soprattutto maggiore continuità didattica e migliore orientamento scolastico;

-   una riduzione degli attuali indirizzi di studio nella scuola secondaria superiore, eliminando le duplicazioni fonte oltre che di inutili costi anche di grande confusione per l’utenza (es. istituto tecnico commerciale e istituto professionale per il commercio; o istituto tecnico industriale per la meccanica e istituto professionale per la meccanica);

-   aumento dell’importanza delle materie di base ed estensione dell’inglese e della matematica nei licei classici;

-   corsi di italiano per stranieri;

-   la reintroduzione della divisa scolastica, elemento di ordine, uguaglianza e decoro che stimola senso di appartenenza all’istituzione scolastica frequentata;

-   la rivalutazione del voto in condotta, il quale, anche per evitare o limitare atti di bullismo e di vandalismo concorrerà al giudizio complessivo sulla maturità degli studenti e diverrà rilevante ai fini della promozione;

-   reintroduzione degli esami di riparazione, mantenendo le ore di recupero a scuola;

-   un accordo con gli editori che si sono impegnati a mantenere il costo dei libri sotto il tetto dell’inflazione, ma soprattutto a rieditarli solo se c’è un reale cambiamento nei contenuti di almeno il 30%, salvo eventuali appendici di aggiornamento da rendere disponibili separatamente;

-       l’inserimento nei programmi di primo e secondo ciclo di istruzione dell’educazione a Cittadinanza e Costituzione;

-       l’introduzione del valore abilitante della laurea in scienze della formazione primaria all’insegnamento senza necessità di esame di Stato  

RITENUTO CHE

-       in troppi casi, alunni, persino delle elementari, siano stati utilizzati in modo strumentale per manifestazioni contro il ministro;

-       i provvedimenti contenuti nel Piano Programmatico porteranno ad un miglioramento della qualità dell’insegnamento e ad una migliore razionalizzazione delle risorse sia economiche che umane

ESPRIME  

-       pieno sostegno al Piano Programmatico per la Scuola presentato dal Ministro Gelmini; 

-       il più totale dissenso all’uso strumentale per la propaganda a fini politici degli alunni delle classi primarie e secondarie.

                                                                                  Silvia Ferretto Clementi