MOZIONE n. 056

Il Consiglio Regionale della Lombardia,  

PREMESSO CHE

 

-    dopo anni di dure battaglie contro il caro latte artificiale si è ottenuto, nello scorso anno, di ridurre in maniera consistente il suo prezzo sul mercato (fino al 30%);

-    La riduzione del prezzo del latte artificiale è doverosa e molto importante in tutti quei casi in cui, per diversi motivi, è impossibile l’allattamento materno;

 CONSIDERATO CHE 

-   L’allattamento materno, ove possibile, oltre ad essere più economico, è di gran lunga preferibile e dovrebbe essere per questo incentivato;

-   L’allattamento al seno è considerato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dall’Unicef indispensabile per il bambino fino ai sei mesi di vita e importante in quelli successivi in quanto ricco di anticorpi necessari per combattere le infezioni e sviluppare le difese immunitarie;

-   La sua sostituzione con il latte artificiale, sempre secondo l’OMS, farebbe incrementare il rischio di malattie croniche;

-   l’allattamento materno, come dimostrato da numerosi studi, è molto importante anche per la salute delle mamme in quanto riduce il rischio di tumori alla mammella e alle ovaie.     

RILEVATO CHE 

-    Nel 1981 l’Assemblea Mondiale della Sanità, su indicazione dell’OMS e dell’Unicef, deliberò il Codice Internazionale sulla commercializzazione dei sostituti del latte materno, vietando qualunque promozione a favore dei suoi sostituti e dei prodotti necessari alla loro somministrazione;  

-    Purtroppo le multinazionali del settore hanno creato una forte lobby a livello mondiale e violano regolarmente il codice, anche in Italia. 

-    Il latte artificiale rappresenta un vero e proprio business per le aziende produttrici: ogni bambino non allattato al seno rappresenta infatti per le stesse un guadagno di circa 500 dollari;

-    In Italia la sponsorizzazione di prodotti sostitutivi del latte materno (dati dell’Istituto Superiore di Sanità) ha portato il 15 % delle mamme a non iniziare neanche l’allattamento e, del restante 85%, più dei due terzi ad allattare solo per un mese, il 46% a proseguire per tre mesi e solo il 31% per sei mesi. 

VISTO CHE 

-  Anche in Italia sono molte le aziende che continuano a mettere in atto, in maniera sistematica e non casuale, comportamenti anticodice attraverso violazioni dei divieti di pubblicità e promozione 

RITENUTO CHE

 

-    Sia doveroso che le istituzioni intervengano a sostegno dell’allattamento materno

 

IMPEGNA LA GIUNTA

 

-  a promuovere campagne di sensibilizzazione e di informazione mirate ad incentivare l’allattamento al seno;

-  a dare indicazione precisa alle ASL affinché nei reparti maternità di tutti gli ospedali lombardi venga spiegato alle neo mamme l’importanza dell’allattamento al seno;

-   a promuovere una formazione specifica dei pediatri;

  

Milano, 04 maggio 2005