IL CONSIGLIO                                                                   REGIONE LOMBARDIA
VII COMMISSIONE CONSILIARE

CULTURA, FORMAZIONE PROFESSIONALE, 

COMMERCIO, SPORT, INFORMAZIONE
Il presidente

MOZIONE  

Il Consiglio Regionale                                                

PREMESSO  

·     Che l'art. 8 della Costituzione Italiana afferma "Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Le confessioni religiose diverse dalla Cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, IN QUANTO NON CONTRASTINO CON L'ORDINAMENTO GIURIDICO ITALIANO".

·     Che la Corte Costituzionale turca nel 1998 ha imposto lo scioglimento del partito islamico turco perché contrario al principio di laicità dello Stato;

·     Che la Corte di Giustizia Europea, il 31 luglio 2001, ha confermato la liceità della sentenza della Corte Costituzionale turca per "incompatibilità della legge islamica con la Convenzione per i Diritti dell'Uomo";  

CONSIDERATO  

·       Che a Milano il Signor Adel Smith ha fondato un partito islamico (con obiettivi prevalentemente religiosi) con l'intento di candidarsi alle prossime elezioni politiche;

·       Che lo stesso fondatore del partito ha ripetutamente e pubblicamente insultato e offeso la religione cattolica ed i suoi più alti rappresentanti;

·       Che senza rispetto reciproco è impossibile instaurare una civile e democratica convivenza;

·       Che l'Unione delle Comunità ed Organizzazioni Islamiche in Italia riconosce in Adel Smith una persona che in diverse occasioni è stata "aspramente censurata da rappresentati  della Comunità islamica in Italia per i suoi atteggiamenti intolleranti, le sue affermazioni irresponsabili e le sue parole offensive".  

RITENUTO  

·     Che la legge islamica (Charia) evidenzi una pericolosa commistione tra regole religiose e politiche;

·   Che, come evidenziato dalla Corte Costituzionale turca, la Charia rifletta fedelmente i dogmi e le regole divine stabilite dalla religione islamica e ne rappresenti totalmente la sottostante rigidità filosofica;

·   Che la Charia violi apertamente i più elementari principi del pluralismo democratico, che devono invece sempre caratterizzare la partecipazione politica e la libertà pubblica;

 IMPEGNA IL GOVERNO E LA MAGISTRATURA  

·   Per quanto di propria competenza a decretare lo scioglimento del partito islamico fondato da Adel Smith;

·   A vigilare affinché non venga costituito alcun partito che si ispiri a principi palesemente antidemocratici e in aperta violazione dei diritti dell'uomo.

 Silvia Ferretto Clementi

 Milano, 03  giugno  2002