MOZIONE URGENTE N. 0120  

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA  

PRESO ATTO che il Consiglio comunale di Tirano (SO), nella seduta del 29 dicembre 1995, ha espresso pieno dissenso sull'imminente realizzazione da parte dell'ENEL di un elettrodotto italo-svizzero da 380KW che interesserà i comuni di Tirano e Villa di Tirano;  

PRESO ATTO altresì che parere contrario sull'argomento è stato formulato anche dal consiglio provinciale di Sondrio e dall'assemblea della comunità montana di Tirano;  

CONSIDERATO che i comuni valtellinesi hanno in più occasioni espresso il loro sconcerto relativamente alla numerosa e spesso irrazionale presenza di elettrodotti (ben 9) nel loro territorio ed all'impatto di questi in un territorio ad alta sensibilità ambientale;  

CONSTATATO che la realizzazione dell'elettrodotto interesserebbe anche zone sottoposte a protezione naturalistico-ambientale come la riserva naturale orientata del Pian del Gembro;  

RITENUTO che la presenza di tali numerose linee elettriche è dovuta all'esistenza di un sistema ormai obsoleto di trasporto dell'energia elettrica che offre ampi margini di razionalizzazione;  

CONSIDERATO che esistono oltretutto rischi sanitari ormai accertati per le popolazioni residenti nelle vicinanze di tali elettrodotti e sottoposte agli effetti dei campi elettrici e magnetici da questi irradiati;  

VISTO che la Giunta regionale ha già espresso, con propria deliberazione n. 14501 del 5 novembre 1991, parere favorevole in merito alla realizzazione del predetto elettrodotto in assenza di un preciso piano di razionalizzazione del trasporto dell'energia elettrica indirizzato a diminuire, e non ad aumentare, gli elettrodotti già esistenti;  

CONSIDERATO che la privatizzazione dell'ENEL prevede, fra l'altro, la redazione di un programma nel quale la trasmissione dell'energia dovrà rimanere pubblica ed unitaria e affidata ad un unico gestore;  

IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE  

1)                 a riesaminare il proprio parere, espresso nel 1991, in merito alla realizzazione dell'elettrodotto di interconnessione Italia-Svizzera, dell'ENEL;  

2)                 a richiedere preliminarmente la predisposizione di un Programma di attività teso alla razionalizzazione, ossia alla riduzione del numero degli elettrodotti, del trasportodell'energia elettrica nell'area valtellinese;  

3)                 a vincolare l'espressione del parere favorevole per la costruzione di nuovi elettrodotti alle indicazioni stabilite sulla base del predetto programma;  

4)                 a verificare con l'ENEL la possibilità di addivenire ad un accordo di programma per la progettazione e la realizzazione degli elettrodotti con il minor impatto ambientale possibile.  

Milano, 16 gennaio 1996