Contestata la riforma Moratti.
Sotto accusa dirigente scolastica

Il consiglio di istituto di una scuola (l’Istituto comprensivo Manzoni di Cologno Monzese, alle porte di Milano) prende posizione contro il progetto di riforma Moratti e la dirigente scolastica Loredana Leoni va sotto censura.

Il caso è stato sollevato da Silvia Ferretto, consigliere An del consiglio regionale della Lombardia che chiama in causa con una lettera il direttore scolastico regionale, Mario Dutto: “Sono seriamente preoccupata – scrive – per il modo vergognoso in cui i rappresentanti degli istituti scolastici possono arrivare a sfruttare il proprio ruolo istituzionale per fare propaganda politica strumentale della peggior specie”. Dutto, premurosamente ha già chiesto alla dirigente “incriminata” una relazione “a discolpa”.
In verità la vicenda di Cologno Monzese non è per nulla isolata. Noi stessi, su uno dei primi numeri di Scuolaoggi, abbiamo pubblicato un documento della scuola di via Borgognone a Milano, che motivava il suo no alla partecipazione alla sperimentazione del ciclo elementare per una sostanziale opposizione alla riforma in atto. Sta di fatto che in tutto il capoluogo lombardo una sola scuola statale ha accettato la sperimentazione. La contestazione della riforma non può dirsi fatto eccezionale.

La messa sotto accusa della dirigente scolastica ha dunque fatto scattare la reazione dei suoi colleghi. Gregorio Jannaccone, presidente nazionale dell’Andis, l’associazione più rappresentativa che raccoglie l’adesione di dirigenti scolastici di diverse sigle sindacali, ha così commentato l’intervento della Ferretto:
“L'imperversare - soprattutto al Nord - di un clima di inaudita intolleranza rischia di creare nelle scuole uno stato di paura, di ipocrisia, di ripiego burocratico. Come da tempo andiamo sostenendo, la riduzione della libertà di espressione abbassa il livello di democrazia del Paese, riduce la qualità della scuola, è un boomerang che prima o poi colpisce anche le teste più dure”.
Jannacone esprime quindi solidarietà alla dirigente scolastica di Cologno Monzese: “Coraggio Lorena, la stupidità é peggiore della bugia. La stupidità non la gambe corte, non le ha e basta”.

Dura presa di posizione anche di Gianni Gandola, a nome del coordinamento dirigenti scolastici Cgil, Cisl e Uil:
"Trovo francamente sconcertanti e di inaudita gravità le affermazioni del consigliere regionale Ferretto. Prima di tutto non distingue tra Consiglio di istituto (organo di gestione della scuola, espressione democratica delle componenti scolastiche) che esprime un parere in un documento pubblico, destinato peraltro alla stesso Ministro Moratti, e dirigente scolastico (nella sua autonomia istituzionale, professionale e sindacale).
In secondo luogo si attribuisce un intento strumentale e politico (tutti comunisti?) a quella che è una libera espressione di idee, una valutazione critica ma anche propositiva del tutto legittima.
Vorrei ricordare che il Ministro Berlinguer, ai tempi della sua "riforma della scuola" (sottoposta tra l'altro al dibattito collettivo e dell'intera comunità scolastica), fu oggetto di forti critiche, da destra e (anche) da sinistra, e nessuno ebbe nulla da ridire. Oggi si levano alti strepiti soltanto perché ci si permette di avanzare perplessità e riserve su quella che è ancora una proposta di riforma, non ancora approvata da un ramo del parlamento e non ancora legge.
E' quantomeno un segno di scarso rispetto della libertà di espressione e di opinione. O siamo già allo spoil system anche nella scuola pubblica?".