LOMBARDIA
LA POLEMICA SUI LIBRI DI TESTO APPRODA IN CONSIGLIO
 

Da Roma a Milano. Dal Parlamento al Consiglio regionale della Lombardia. Riesplode la polemica sui libri di testo. A riaprire le ostilità in terra lombarda è Silvia Ferretto, consigliere An e presidente della commissione cultura e formazione al consiglio regionale. “Già nel 2000 avevo presentato in Regione una mozione per un verifica dei libri di testo – spiega la Ferretto –. La mozione, approvata dalla commissione cultura della camera, è di fatto una riproposizione della mia iniziativa e oltretutto rispecchia pienamente gli indirizzi europei. L’obiettivo che ci proponiamo è quello di creare un sistema scolastico pluralista, che impedisca un indottrinamento da parte di chiunque e garantisca una formazione critica delle future generazioni”.

Silvia Ferretto ha già chiesto, dunque, che il consiglio regionale lombardo prenda finalmente in considerazione la sua mozione.

E prima ancora che si riaprano le ostilità, la consigliera di An anticipa il motivo della polemica in atto su questa questione: il pericolo che la verifica si trasformi, di fatto, in una sorta di censura sui libri di testo e su chi li usa.

“Nessuno ha mai pensato di censurare la pubblicazione di qualsiasi libro – continua la Ferretto –. Nella mozione che ho presentato chiedo semplicemente incentivi economici per la stesura di nuovi testi e la costituzione di una commissione di uomini di cultura, di studiosi di tutte le tendenze, che svolga un’analisi attenta dei testi scolastici evidenziandone carenze e ricostruzioni arbitrarie, con un ruolo esclusivamente informativo e non censorio”.