50 MILA FIRME CONTRO IL FANATISMO ISLAMICO

 ( AGI ) - Milano, 13 gen. - Oltre 50mila firme contro il fanatismo islamico e il partito di Adel Smith. E un contratto con diritti e doveri per tutti gli immigrati, quale impegno formale ad accettare e rispettare le leggi italiane. 
Silvia Ferretto, presidente del Circolo Italia Sicura per la Tutela di Abele, ed esponente di spicco di  An, ha presentato oggi i risultati della petizione popolare iniziata nel giugno scorso per lo scioglimento del partito islamico di Adel Smith e la non concessione dell'8 per mille alle associazioni islamiche fino a quando non prendano una netta posizione contro il terrorismo.

Sono gia' piu' di 50mila - rivela il consigliere regionale di An - le firme che abbiamo raccolto in soli 6 mesi e che provvederemo quanto prima ad inviare al presidente della Repubblica e al Parlamento. Ma, visto il successo e le inaccettabili performances di Smith e compagni - aggiunge - intendiamo proseguire e raggiungere quota 100mila entro giugno".

"La cultura islamica, inutile negarlo - spiega Silvia Ferretto - e' profondamente diversa dalla nostra e si basa su una imprescindibile commistione tra regole

religiose e regole dello stato, che negli stati islamici ha portato e porta tuttora a gravissime violazioni dei diritti umani, persecuzioni e uccisioni di migliaia di cristiani, inaudite violenze contro donne e minoranze, nonche' al finanziamento e al sostegno del terrorismo internazionale. Le comunita' islamiche in Italia dunque - prosegue - devono quanto prima prendere ufficialmente ed inequivocabilmente le distanze dal terrorismo. Nessun imam, che mi risulti, ha finora mai denunciato un proprio 'fratello', nemmeno nella comunita' di Viale Jenner a Milano, da tempo sospettata di essere crocevia del terrorismo internazionale. Rilasciano, al contrario, dichiarazioni deliranti e in linea con quelle di Smith.

"Nessuno vuole mettere in discussione la liberta' religiosa - va avanti Silvia Ferretto - ma, allo stesso tempo, a nessuno deve essere permesso di mettere in atto comportamenti che contrastino con le leggi dello Stato italiano. Sono convinta, tanto piu' in seguito agli avvenimenti degli ultimi giorni, che condizione sine qua non per una civile convivenza sia il rispetto di tutte le religioni e delle leggi italiane ed e' per questo che ho proposto, gia' nello scorso ottobre, che gli

immigrati per poter ottenere il permesso di soggiorno o la cittadinanza debbano firmare un Contratto, con il quale, al momento dell'ingresso in Italia, si impegnino formalmente e per iscritto ad accettare e a rispettare tutte le nostre leggi, senza esclusione alcuna. Occorrono regole precise - conclude il rappresentante regionale di An -. Ognuno deve tenere presente che oltre a diritti ha anche doveri, primo fra tutti, quello di rispettare la cultura e la religione della maggioranza degli

italiani, perche' non sono solo le minoranze ad avere il diritto di essere tutelate". ( AGI )

 Red/Pag/Msc

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