ABBATTIAMO I GHETTI di Silvia Ferretto Clementi
Consigliere Regionale di AN
(pubblicato su “Il Giorno – Ed. Milano – 28/08/2003)

Gli omicidi di Rozzano hanno riportato alla ribalta la questione del degrado urbano e sociale delle periferie. In Francia, dove questo problema ha raggiunto livelli ancora peggiori di quelli italiani, il Governo ha approvato proprio poche settimane fa una "legge antighetto" che prevede la demolizione di migliaia di alloggi popolari fatiscenti in quartieri difficili, veri e propri ricettacoli di delinquenza.

Come in Francia, anche da noi, ci sono zone in cui una scellerata politica urbanistica ha portato nel tempo alla formazione di agglomerati di edifici alienanti e fatiscenti che hanno trasformato interi quartieri in veri e propri ghetti. Qui, troppo spesso, emarginazione e difficoltà degenerano in delinquenza, vandalismo, problemi di droga e criminalità, a totale scapito delle tante persone oneste. Certo quella francese è una "soluzione" forte ma ha una sua logica perché se è vero che un quartiere degradato non crea per forza dei criminali, è evidente che favorisce il permanere e lo svilupparsi dell'illegalità. Se dunque non fosse possibile demolire i ghetti anche in Italia, che si impedisca almeno che se ne formino di nuovi, imponendo veri e propri vincoli di vivibilità. Aumentando gli oneri di urbanizzazione e destinandoli all'aumento di aree verdi, alla creazione di spazi di aggregazione e di servizi. Certo non si tratta solo di una questione urbanistica. E' fondamentale anche il rispetto della legge e la certezza della pena.
In Italia purtroppo la certezza della pena non esiste e per questo il suo effetto deterrente è pressoché nullo. Sono numerose le persone con precedenti penali che vivono in alloggi popolari, in alcuni casi legittimamente in molti altri abusivamente, le quali anche grazie ad un sistema giudiziario e penale troppo permissivo, possono continuare impunemente a violare la legge. Gli alloggi popolari vengono costruiti con i soldi dei contribuenti, hanno liste d'attesa infinite e dovrebbero essere assegnati a persone oneste che ne hanno realmente bisogno. Per questo ho presentato un progetto di legge che esclude dai bandi di assegnazione chiunque abbia occupato abusivamente alloggi residenziali, abbia commesso reati o sia entrato in Italia illegalmente.
Dobbiamo trovare la forza di imporre il rispetto delle leggi, a tutela di tutti e soprattutto dei più deboli, o sarà sempre la legge della strada a prevalere.