Tratto dall'Informatore Municipale del Comune di Novate Milanese - aprile 1989

UNA BATTAGLIA PER LA VITA

In Consiglio Comunale mesi fa si è discusso del problema della droga. Lo si è fatto perché il Msi aveva presentato un ordine del giorno. In quella seduta di Consiglio Comunale si era giunti alla decisione che anche a Novate andava studiato il problema e per questo fu proposto di interessare le commissioni competenti.

Sono passati mesi e mesi e del problema non sI è più parlato. Con questo articolo vogliamo ritornare a parlare, ma siccome abbiamo già espresso la nostra posizione in merito, vogliamo ampliare il dibattito e dare la parola a Vincenzo Muccioli, fondatore della Comunità di San Patrignano.

Muccioli scrive in un articolo apparso su "All'orizzonte" che è un giornale del Fuan (organizzazione universitaria del Msi):

"Le risposte che fino ad oggi sono state date al problema della tossicodipendenza sono state quasi sempre chiacchiere. Non sono servite a nulla tranne che a potenziare il fenomeno ed il degrado in cui i tossicodipendenti si trovano e dal quale, da soli, non riescono ad uscire.
E' stata fatta una legge - mi riferisco all'art. 80 della 685 - e non si sbandieri che questa legge è stata fatta a tutela del tossicodipendente, non è vero!
Nessuno vuole criminalizzare il tossicodipendente. 
Il tossicodipendente non è fondamentalmente un criminale, lo diventa in conseguenza del suo stato.
Con l'articolo 80 abbiamo detto al tossicodipendente: 'Bucati pure!' Abbiamo avallato la cultura della droga, gli abbiamo detto: 'Non disturbarci, non farci vedere dove compri quella roba, ma bucati! Se hai la tua dose giornaliera non sei punibile, perché è affar tuo!' Non è vero! non è un diritto e non può essere acquisito come diritto quello di drogarsi, perché la droga sfalda l'uomo in senso fisico e in senso psichico'. Quindi la legge è da rivedere, ma non certamente da abrogare così all'improvviso, perché il problema si è talmente dilatato che prima di abrogare questa legge, bisognerà predisporre delle alternative al carcere.

Il diritto alla modica quantità ha provocato danni enormi: ha permesso il ramificarsi del piccolo spaccio e ha allargato la tossicodipendenza, che grazie al diritto acquisito alla droga ha coinvolto una fascia d'età sempre inferiore. In comunità arrivano bambini di 14 anni'".

Ed ancora Muccioli riguardo la comunità terapeutica scrive:

"Il compito della comunità terapeutica, a mio avviso, è quello di aiutare l'individuo, il giovane, l'uomo, a reimpadronirsi della propria personalità e di sostenerlo in questo compito perchè non fletta di fronte alle difficoltà.

Smettiamo di nasconderci dietro frasi di comodo e sofismi: la violenza, la libertà. Quale libertà? Quella di un tossico? Quella di andarsi a bucare? Ma forse chi parla di questa libertà prende soldi dallo Stato, e ricatta le Istituzioni avvalendosi del panico e del disorientamento che il problema determina, sfruttando un meccanismo che purtroppo è innato in ogni uomo: penalizzare gli altri per giustificare il proprio non fare abbastanza".

Conclude Muccioli:

"… E soprattutto vorrei pregare i politici di ascoltare le nostre esigenze: leggi chiare che ci tutelino, che scongiurino la possibilità che la nostra opera vada vanificata come spesso succede. La Magistratura è una struttura che va difesa. E' una struttura gestita dagli uomini, e se alcuni di questi uomini non hanno maturato in sé stessi una profonda base sociale di umanità, non danno il servizio che dovrebbero, ma esercitano soltanto un potere.

E questo non può esistere. Allora servono leggi chiare per ovviare a questi inconvenienti.

La modica quantità. Qual è la modica quantità? Solo un legislatore che non conosceva un tubo di tossicodipendenti, scusate, solo lui poteva fare una legge così imprecisa. La modica quantità non ha senso.

Bisogna dare risposte concrete se vogliamo combattere la tossicodipendenza, bisogna congelare i procedimenti giuridici di chi è impegnato in programmi di riabilitazione e depenalizzare chi riesce a riscattarsi. Credo che chi riesce a rispolverare la propria onestà, dopo aver attraversato esperienze di questo tipo, abbia già, abbondantemente pagato il debito con la società e la giustizia.

Abbiamo deciso di riportare solo alcune parti dell'articolo di Muccioli perché sarebbe stato eccessivamente lungo.

Nell'insieme comunque il pensiero di questa straordinaria persona è riportato fedelmente. Ci auguriamo che possa essere d'aiuto a tutti coloro che si occupano del problema e che possa risvegliare la memoria a chi a Novate avrebbe dovuto approfondire il problema.

                                                                                                              Gruppo Consiliare MSI