Milano, 11 settembre 2002

 

Spett.le Procuratore della
Repubblica presso il 
Tribunale di Milano

 

ESPOSTO

La sottoscritta Silvia Ferretto Clementi, Consigliere Regionale della Regione Lombardia espone quanto segue:

1)   il giorno 17 luglio u.s. nella zona circostante l’azienda chimica ATOFINA, sita in via Pregnanza 63 a RHO è stato segnalato un forte e persistente odore, dovuto alla fuoriuscita di alcune sostanze dall’azienda stessa;

2)   a seguito di tali emissioni, alcuni cittadini residenti in un palazzo poco distante dall’azienda hanno dovuto ricorrere a cure mediche per forti irritazioni agli occhi e alla gola;

3)   da diversi anni si verificano, pressoché quotidianamente, fuoriuscite di sostanze presumibilmente tossiche, suscitando molte preoccupazioni fra i cittadini;

4)   Dietro segnalazione dei cittadini, l’ARPA di Garbagnate Milanese ed il servizio di Igiene Ambientale della ASL hanno effettuato negli ultimi anni numerosi sopralluoghi, accertando quasi sempre che le lamentele degli abitanti erano giustificate e riscontrando di volta in volta una causa diversa (esalazioni dell’impianto di depurazione, canaline in cui confluiscono gli scarichi delle soluzioni di metilmetacrilato, emissioni canalizzate del metilmetacrilato non abbattute sufficientemente dagli scrubber ad umido, polveri bianche emesse per sbaglio e altro). L’ARPA stessa con lettera del 03/06/2002 – prot. N. 7698 (che si allega alla presente) ha formalmente richiesto alla società ATOFINA di intervenire urgentemente con provvedimenti specifici.

5)   L’ATOFINA è un’azienda annoverata tra a quelle a rischio di incidente rilevante ed ha già causato, in passato, gravi incidenti ambientali;

6)   Negli ultimi anni sono già stati presentati al sindaco e all’amministrazione di Rho numerosi esposti senza che mai venissero presi provvedimenti opportuni;

7)   Il diritto alla sicurezza ed alla salute è un diritto primario che ogni Pubblica Amministrazione ha il dovere di tutelare

Considerato che tutto quanto sopra esposto rende la situazione attuale assolutamente inaccettabile ed improcrastinabile

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a codesta Procura di accertare eventuali violazioni da parte della Società ATOFINA e imporre a quest’ultima di porre in atto, con estrema urgenza, misure radicali per eliminare le molestie, attuando seri interventi di razionalizzazione dell’attività ai fini dell’abbattimento di tutte le emissioni moleste che si liberano nell’atmosfera, pena la sospensione dell’attività svolta dall’azienda stessa.

Distinti saluti.

   (Silvia Ferretto Clementi)