ANIMALI         


Seduta del 01/02/2000

“LOTTA AL RANDAGISMO E TUTELA DEGLI ANIMALI D’AFFEZIONE”

Consigliere FERRETTO CLEMENTI:

Grazie Presidente. Invece, io vorrei esprimere un voto a favore di questa legge.

Anche se ovviamente, come si è detto, avremmo potuto certamente fare di più, è pur sempre meglio di niente e, soprattutto, è un passo in avanti – perché io lo ritengo tale - per affrontare una questione importante come quella dei diritti degli animali. 

La legge nazionale 281 evidentemente non è stata sufficiente per tutelare i diritti degli animali né in altre regioni, né tanto meno in regione Lombardia. Credo che questo sia evidente e chiaro ad ogni persona che ha a cuore il diritto degli animali. La legge nazionale 281 ha di fatto permesso e continua a permettere che migliaia di animali, in modo particolare i cani, transitati nei canili pubblici della Lombardia (secondo dati Gaia 14 mila 500) non abbiano alcuna garanzia di poter vivere e sopravvivere in condizioni dignitose. Permette che la piaga del randagismo e dell’abbandono continui a dilagare e dilagasse. Permette che i maltrattamenti che vengono inflitti agli animali continuino ad essere perpetrati e che i cani continuino ad essere esportati all’estero per essere poi oggetto di sperimentazione in qualche laboratorio. E la paura è che queste sperimentazioni non avvengano solo all’estero...

Coloro che attualmente si dichiarano fortemente contrari a questa legge sono gli stessi che, magari, parlano di diritti degli animali, dimenticandosi totalmente dei diritti degli animali per quanto riguarda la caccia. Io non capisco come sia possibile, ad esempio, per alcuni esponenti dei DS o di Rifondazione Comunista, parlare dei diritti degli animali, e poi approvare, votare ed essere decisamente favorevoli alla caccia agli animali.

Chi è a favore dei diritti degli animali, ritengo non possa essere a favore della caccia.

Questa è una posizione mia, personale ovviamente, non del mio partito, e ritengo di avere avuto la stessa coerenza nel votare contro le leggi che riguardavano la caccia, così come ce l’ho ora votando a favore di una legge che, invece, tutela i diritti degli animali. Chi, invece, sbraita a favore dei diritti degli animali e poi vota, approva e sostiene leggi che permettono la caccia mi sembra sia del tutto incoerente. Questa è una legge che, anche se poteva essere senz’altro migliore, rappresenta un primo passo per affrontare una questione così importante come quella del randagismo e del risanamento dei canili. Apertura dei canili, imposizione di un’apertura minima di quattro ore al giorno per quattro giorni alla settimana (per permettere di vedere e, soprattutto, agevolare l’adozione dei cani da parte dei cittadini), inasprimento delle sanzioni (io avevo proposto un aumento per tutte le voci previste di sanzioni ma alla fine è stato fatto solo per alcune con un aumento del 50%; è poco, ma è sempre meglio di niente, è sempre meglio che assistere inermi alla piaga dell’abbandono degli animali e, soprattutto, è sempre meglio questo che ciò che fanno coloro che continuano a parlare molto bene, ma in realtà fanno molto poco o niente).

Ricordo che la scorsa legislatura il progetto di legge per la tutela degli animali contro il randagismo non è arrivato in aula e non è nemmeno, quindi, di conseguenza stato votato. La Regione Lombardia sta tentando di recepire la legge nazionale da più di nove anni, e questo è un fatto estremamente grave. Sono soddisfatta che finalmente questo passo sia stato fatto, mi auguro che sia sufficiente almeno a migliorare le condizioni di vita dei nostri amici animali.

Mi ricordo, e giustamente vi faceva riferimento il Consigliere Bartoli, un’altra legge che abbiamo votato in Consiglio regionale, ed è quella dell’inquinamento elettromagnetico, dove c’erano alcuni esponenti dell’opposizione che sbraitavano contro questa legge, perché era una legge permissiva e, secondo loro, favoriva gli enti gestori. Poi guarda caso il Governo, che doveva in teoria tutelare di più visto che era vicino a queste persone politicamente, beh, il Governo ha bocciato questa legge perché troppo restrittiva: la Regione Lombardia aveva osato fare una legge più restrittiva di quella nazionale, quindi tutelare troppo la salute dei cittadini.

Le stesse persone sono state ben zitte e hanno evitato di far sapere ai cittadini la vergogna di questa bocciatura della legge. Mi auguro che non avvenga lo stesso anche per questa e sono contenta, anche se si poteva sicuramente fare di più, per l’approvazione di questa legge da parte del Consiglio regionale.