Seduta del 19/12/2007

Arg. n.5 – ODG – Progetto di legge n. 0280: “Legge finanziaria 2008”, d’iniziativa della Giunta regionale.

Arg. n.6 – ODG – Progetto di legge n. 0281: “Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2008 e bilancio pluriennale 2008/2010 a legislazione vigente e programmatico”, d’iniziativa della Giunta regionale.

Vorrei approfittare di questa occasione di dibattito generale sul bilancio, per affrontare innanzitutto un tema importante, fondamentale, sul quale è intervenuto anche, giustamente, il Presidente Zamponi: quello della sicurezza sul lavoro.

Credo anch’io che ci sia molta ipocrisia e che debba essere  difficile per coloro che hanno sostenuto, votato - e non sono nemmeno pentiti di averlo fatto - l’indulto.

Ricordo, infatti, a tal proposito, che sono stati indultati anche coloro che con il loro comportamento hanno causato gravi incidenti sul lavoro e sono stati condannati per omissione dolosa delle norme di sicurezza. Anche questo è uno degli aspetti dell’aver votato l’indulto; un primo importante modo di difendere e tutelare i lavoratori dovrebbe essere proprio quello di far sì che a coloro che si fanno beffe della sicurezza dei lavoratori per il profitto fosse garantita la pena e non di farla sempre franca, altrimenti entriamo sempre nella solita logica: grandi parole, grande indignazione, grandi manifestazioni, e poi – come diceva anche una bellissima canzone di De André, che era quella di Don Raffae’ – “lo Stato si costerna, si indigna e si impegna e poi getta la spugna con gran dignità”.

Questo purtroppo è poi quello che avviene spesso.

Assistiamo, infatti, ad un comportamento estremamente controverso perché da una parte si sostiene nelle piazze, nelle manifestazioni, in televisione, nei dibattiti, la necessità della sicurezza sul lavoro, poi, però, laddove si governa e si può fare qualcosa, evidentemente si scelgono altre strade; si manifesta molto in piazza dunque – soprattutto l’estrema Sinistra – ma poi ci si inginocchia, con poca dignità, in Parlamento, votando di tutto.

Ma non solo! Quando si parla di sicurezza sul lavoro il provvedimento più importante, che era atteso a livello nazionale - perché è soprattutto a livello nazionale che bisogna intervenire - era proprio una legge sul lavoro. L’attuale Governo però non ha fatto un disegno di legge sul lavoro, che ne avrebbe permesso l’immediata applicazione; ha scelto la strada della legge delega, che, ad agosto del 2007, è stata votata appunto dal Parlamento e che, essendo una legge delega, non è ancora in vigore.

Quindi attualmente siamo ancora sprovvisti di una legge in merito perché il Governo ha scelto una strada lunga, una strada che gli permette di mettere d’accordo tutte le componenti che formalmente non possono mettersi d’accordo e questo perché con la legge delega, come dice il nome, il Governo è delegato ad adottare, entro nove mesi, le azioni fondamentali per la sicurezza sul lavoro.

Ma non solo! Ha usufruito di un lavoro che era già stato predisposto da una Commissione di inchiesta, realizzata nella scorsa legislatura, con il Governo Berlusconi, proprio sugli incidenti sul lavoro. Questa Commissione, presieduta dal Senatore di Alleanza Nazionale, Tofani, ha svolto un lavoro importantissimo sulla sicurezza del lavoro e ha presentato una relazione finale che è stata votata da quella stessa Commissione di inchiesta all’unanimità.

È da quel lavoro che è nata la legge delega, una legge che ha però escluso parecchio. Ha escluso, ad esempio, l’importanza della formazione nelle scuole, che era previsto ed è stato qui eliminato, così come sono stati eliminati altri passaggi fondamentali per la sicurezza sul lavoro.

Voglio ricordare, sempre per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro, un emendamento di Alleanza Nazionale, sostenuto anche dagli altri Partiti dell’opposizione, e – fortunatamente – almeno da Rifondazione Comunista, che è stato approvato al Senato riguardante un sostegno alle famiglie delle vittime sul lavoro.  Un intervento fondamentale, che deve essere fatto a livello nazionale, e nei confronti del quale il parere del Governo è stato contrario – ripeto – contrario. E poi parlano di sostegno delle vittime e di diritti dei lavoratori.

Roma non è così lontana, non è un altro mondo, e dovremmo ricordarcene quando si dibatte nelle nostre aule, a qualche chilometro di distanza.

Ho visto alcuni ordini del giorno che sono stati presentati in merito, che chiedono, o meglio, impegnano la Giunta a fare quello che la Giunta ha già deciso di fare. Ho letto infatti un articolo che parla di uno stanziamento di 35 milioni di euro per sgravi fiscali alle aziende attente alla sicurezza sul lavoro; si tratta del piano regionale 2008/2010, per la promozione della sicurezza e della salute in Lombardia portato avanti dal Presidente Formigoni.

In Lombardia gli infortuni mortali sono calati del 12,3 per cento nel 2006 e le proposte contenute nei vostri ordini del giorno sono già contenute nel piano regionale. La Giunta regionale ha già dichiarato la volontà di proseguire su questo, come anche di voler escludere dalle forniture regionali le aziende inadempienti sulla sicurezza del lavoro e tanto altro ancora.

Quindi i vostri ordini del giorno non fanno che ricalcare quanto la Giunta ha già deciso di fare.

Per quanto riguarda il bilancio, infine, credo che il discorso sia più o meno sempre lo stesso.

E’ evidente che coloro che sono all’opposizione non possono che lamentarsi dell’Amministrazione regionale. Per fortuna però non lo fanno tutti. Ho apprezzato infatti molto l’intervento del Presidente Fatuzzo, che ha riconosciuto quanto la Giunta regionale ha fatto e sta facendo.

Ciò significa che non ci sono solo prese di posizione per partito preso, ma, laddove il lavoro viene fatto, anche il riconoscimento.

E’ evidente che il bilancio della Regione Lombardia è un bilancio positivo, un bilancio col quale si è riusciti nel contempo a mantenere i conti in ordine e anche a garantire la qualità dei servizi e che dovrebbe essere d’esempio anche ad altre Regioni.

Certo, c’è ancora molto da fare. Ci sono ancora tante cose, anche in Regione Lombardia, che devono essere fatte e devono essere migliorate.  Cerchiamo di tenere presente però anche il contesto nazionale e quello che avviene dalle altre parti, perché è impensabile che coloro che governano Regioni come la Campania, dove lo spreco del denaro pubblico e la mala gestione dell’ambiente sono sotto gli occhi di tutti, ci vengano a dare lezioni di come si amministra la Regione. Credo che peggio di così sia veramente difficile fare ed è evidente che non si possono accettare lezioni da parte di chi governa e ha governato in questo modo.

Certo, possiamo, anzi, dobbiamo migliorare, ma tenendo presente appunto il contesto, e tenendo presente anche quella grave ingiustizia, in base alla quale le Regioni virtuose, come la Regione Lombardia, non solo non vengono premiate ma vengono addirittura penalizzate. La Regione Lombardia, o meglio, i cittadini lombardi devono contribuire anche per quelle Regioni che, pur non essendo povere, sono male amministrate - che è una cosa profondamente diversa.

Credo che in Italia non ci siano Regioni povere da aiutare, ci sono piuttosto Regioni che sono amministrate in modo pessimo, che poi, inspiegabilmente, vengono anche premiate.

Questo è l’assurdo: i cittadini lombardi devono fare sacrifici per premiare Regioni mal governate oppure Regioni a Statuto speciale, come ad esempio il Trentino Alto Adige, che certo magari sono anche bene amministrate - cosa che è però molto facile fare quando c’è abbondanza di finanziamenti – dove tutti vogliono fare i tedeschi, ma i soldi li pretendono da Roma…e noi dobbiamo pagare. Anche questo credo che sia profondamente ingiusto. 

Credo che bisogna intervenire su queste cose che non funzionano.

Questo non è certo un discorso o una tesi leghista. Credo infatti che sia interesse nazionale, far sì che le Regioni virtuose vengano premiate e le Regioni male amministrate vengano penalizzate. Purtroppo al momento avviene l’esatto contrario e noi continuiamo a pagare per tutto e per tutti, anche per coloro che – come ho detto – fanno tanto i tedeschi ma i soldi poi li prendono da Roma, o meglio, da Milano, perché poi arrivano anche e soprattutto da Milano.

Concludendo, voglio solo fare un appello, visto che in questa parte del bilancio non c’è alcun riferimento alla cosa…Vorrei sottolineare la necessità di prevedere, se non in questo bilancio almeno nel prossimo, un intervento fondamentale anche per la Regione Lombardia per le vittime della criminalità.   Si tratta di un punto fondamentale, l’ho ripetuto anche lo scorso anno.

Non possiamo non intervenire su questo tema. Dobbiamo, anche perché abbiamo votato un documento – credo – all’unanimità in questa aula, dare un sostegno, informazione e soprattutto assistenza alle vittime della criminalità, che troppo spesso restano sole con il loro dramma, con le loro tragedie.  Nei loro confronti, chi fa politica ha un preciso dovere, al quale non può pensare di venir meno. Grazie.