Seduta del 19/3/2008

 

Mozione n. 224, in data 27 febbraio 2008, concernente la celebrazione del

 

90° anniversario della fine della Prima guerra mondiale.)

 

Condivido pienamente lo spirito di questa mozione, una mozione importante.

Io non conosco i luoghi della Lombardia che testimoniano quanto avvenne novant’anni fa, conosco però perfettamente, perché sono quelle che io definisco come le mie montagne d’appartenenza, che si trovano anch’esse in una zona - l’altipiano di Asiago in cui - questa immane follia degli uomini si è combattuta. Anche lì, tra quelle montagne sono ben visibili le profonde cicatrici e le ferite di quella che è stata una delle più grandi dimostrazioni della follia dell’uomo. Io credo che vedere quanto è avvenuto debba servire da importante monito alle generazioni future, perché in quelle cicatrici, in quelle ferite che caratterizzano il paesaggio e lo spirito di quei luoghi, non si può non comprendere e non percepire a quale punto può arrivare la follia dell’animo umano. Certo ci furono anche grandi manifestazioni di altruismo, di eroismo, ma a novant’anni di distanza non ci può che restare il monito per quella che fu una delle più grandi tragedie e sciagure della storia. L’esempio della crudeltà dell’animo umano. Quindi mostrarlo, farlo vedere ai ragazzi, alle scuole e a tutti coloro che non sanno quanto è avvenuto anche nella nostra nazione credo sia assolutamente importante. Troppo spesso infatti quello che si legge sui libri di storia non si riesce a trasmetterne la reale tragicità e quello che ha comportato per milioni di persone e migliaia di famiglie e le numerose conseguenze che da questa immane tragedia sono derivate.

Tutti noi lo vediamo spesso e qualcuno lo ricorda come coronamento del risorgimento, ma al di là delle pagine della storia ci fu uno dei più grandi massacri che non può essere dimenticato e che è importante venga testimoniato.