AREE CONTAMINATE  


COMUNICATO STAMPA
 

DISCARICA BOLLATE
LA PIU' STUDIATA LA MENO BONIFICATA 

Sono più di 15 anni - esordisce Silvia Ferretto Clementi, consigliere regionale di AN - che la Cava Ronchi di Bollate è oggetto di costosi studi e di progetti di bonifica.     La pericolosità di questa discarica, derivante dalla massiccia presenza di rifiuti tossico nocivi ed in particolare di solventi clorurati ed aromatici, è nota da tempo. All'inizio degli anni '90 la cava Ronchi è stata inserita tra le aree contaminate ad alto rischio della nostra regione.    Il rischio di contaminazione è elevatissimo.  Da numerosi studi effettuati è emerso che le acque sotterranee della zona risultano già fortemente contaminate da diversi metalli pesanti.

E non basta - prosegue Silvia Ferretto. Incredibile ma vero, il Comune di Bollate, in tutto questo tempo, non ha mai provveduto a far recintare l'intera area, alla quale di conseguenza è consentito il libero accesso praticamente a chiunque.

L'incendio che si è verificato ieri non è purtroppo il primo, né c'è da scommetterci, se non verrà fatto qualcosa di concreto, sarà l'ultimo.

Le denunce degli abitanti si susseguono da anni senza risultato. Io stessa, nel 1996 ho presentato un'interrogazione denunciando la gravità della situazione.

Dal 1987 - continua l'esponente regionali di AN - è stata spesa una cifra considerevole per studiare e progettare la bonifica di quest'area ma nulla ancora è stato fatto. La cava dunque rappresenta a tutt'oggi, una vera e proprio bomba ecologica la cui bonifica non può più essere rinviata.

Per la bonifica dell'intera area sono necessari più di 21 milioni di euro, una cifra davvero esorbitante e a totale carico dei cittadini, dato che come accade praticamente nella totalità dei casi gli inquinatori il conto non lo pagano mai.

Su questo e su altre centinaia di siti contaminati in Lombardia, al fine di assicurare maggiore trasparenza ed informazione, ho realizzato un censimento-dossier consultabile su internet all'indirizzo www.ferretto.it.

Al di là delle polemiche e delle responsabilità diffuse - conclude Silvia Ferretto - spero che l'incidente di ieri possa almeno servire a risvegliare il senso di responsabilità delle varie amministrazioni facendo sì che la discarica venga finalmente bonificata. 

Milano, 01 settembre 2003