IMMIGRAZIONE  


GLI IMMIGRATI SI IMPEGNINO
 AL RISPETTO DELLE LEGGI ITALIANE
Milano, 9 Ottobre 2003
Firma obbligatoria del contratto d'integrazione per ogni immigrato

"Per riuscire a combattere le discriminazioni in modo concreto e favorire una reale  integrazione degli immigrati - esordisce Silvia Ferretto, Consigliere Regionale di AN - è indispensabile che siano loro stessi a dimostrare volontà in tal senso. Ciò comporta che, oltre a imparare la nostra lingua, gli immigrati conoscano e rispettino le nostre leggi, e, come ogni cittadino italiano è consapevole anche dei propri doveri, altrettanto devono esserlo gli immigrati, impegnandosi a farsene carico e a rispettarli".

"Proprio per questo motivo - ha ricordato Silvia Ferretto - esattamente un anno fa ho depositato una mia proposta in Consiglio regionale. Come avviene in Francia, gli immigrati devono essere tenuti all'atto di ingresso a firmare un contratto d'integrazione con il quale si impegnano formalmente a rispettare tutte le nostre leggi.  Spesso infatti immigrati di origine musulmana mostrano insofferenza verso i principi e i valori propri del mondo occidentale, perché ritenuti incompatibili con la loro religione o le loro usanze. Nel fare questo si richiamano al "diritto alla differenza", pensando di poter giustificare così anche comportamenti in totale contrasto con i valori democratici tutelati dalle leggi e dalla Costituzione italiana".

"La paura più concreta - continua il consigliere regionale di AN - è che questo "voler difendere" i propri usi e costumi sia in realtà un  mero pretesto per poter impunemente applicare anche in Italia leggi o consuetudini estremamente crudeli come l'infibulazione, le discriminazioni nei confronti delle donne e lo sfruttamento dei minori".

"L'integrazione è possibile ed auspicabile -prosegue ancora Silvia Ferretto -  ma solo a condizione che siano gli stessi immigrati a volerla.  Per questo ritengo che requisito imprescindibile per la concessione di permessi di soggiorno, per la cittadinanza e soprattutto per il diritto al voto, sia la firma del contratto d'integrazione".

Infine Silvia Ferretto ha ricordato anche l'importanza della scuola "per rompere il circolo vizioso dell'analfabetismo, dell'isolamento culturale, dello sfruttamento più crudele a cui migliaia di bambini  sono quotidianamente condannati sotto i nostri occhi".

L'obbligo scolastico e il sostegno nelle classi sono gli strumenti principe per garantire un futuro migliore a tutti i bambini, garantire una vera integrazione e togliere così manovalanza alla criminalità.

 

Milano, 9 ottobre 2003