1 MAGGIO 2004: CADUTA DEL MURO DI GORIZIA

 

L'ITALIA CONTINUA A PAGARE LA PENSIONE A FRANC PREGELJ SOTTO INCHIESTA PER LA MORTE DI  9OO GORIZIANI

 

Domani finalmente verrà abbattuto l'ultimo muro d'Europa.

L'Italia, però - ricorda Silvia Ferretto, consigliere regionale di AN - continua a comportarsi in modo "schizofrenico".  Da un lato infatti, finalmente anche se con imperdonabile ritardo, la Procura di Bologna ha aperto nel marzo di quest'anno un'inchiesta nei confronti di Franc Pregelj, conosciuto come comandante ''Boro'' (commissario politico del IX corpus dell'esercito partigiano jugoslavo) per l'uccisione, a Gorizia, tra il maggio e il giugno del 1945,  di quasi 900 persone, per la maggior parte infoibate.

Dall'altra, al responsabile di tale carneficina, l'Italia continua tutt'oggi a pagare una pensione  INPS.  Secondo un'inchiesta de "Il Giornale" del 28 agosto 2000 risulta che il "boia di Gorizia" riceveva regolarmente 569.650 lire al mese, per tredici mensilità, ed aveva già incassato 45 milioni circa di  arretrati.

Sono molti purtroppo - denuncia l'esponente di AN - i criminali di guerra che hanno ricevuto o ricevono ancora i soldi dei contribuenti  italiani.

Secondo Fausto Biloslavo, il giornalista autore dell'inchiesta, l'Inps erogava ben 29.149 pensioni a persone residenti nell'ex Jugoslavia, per una spesa annua di circa 200 miliardi.    Fra i nomi dei beneficiari risulterebbero anche altri responsabili della "pulizia etnica", come  Ivan Motika (responsabile di molte stragi in Istria), Mario Tofanin (condannato all'ergastolo per la strage di Porzus)  e molti altri ancora.    Facendo un rapido calcolo, l'Italia avrebbe ad oggi sborsato, in pensioni INPS, anche a criminali di guerra, circa 2.800 milioni di euro.

E' evidente - conclude Silvia Ferretto - che molte sono le cose da fare per sanare le profonde ingiustizie perpetrate contro i giuliano-dalmati.

Spero sinceramente che con il muro di Gorizia, possa, finalmente ed una volta per tutte, crollare anche il muro di omertà fino ad oggi imperante anche nei libri di testo, una "pulizia storiografica" che, con grave responsabilità, ha contribuito e contribuisce tuttora, a nascondere feroci crimini, violenze, umiliazioni e soprusi, perpetrati contro migliaia di nostri connazionali.

 Milano, 30 aprile 2004