PIU' IMPEGNO NELLA LOTTA ALL'INDUSTRIA DELLO SFRUTTAMENTO MINORILE   

I dati diffusi oggi dalla CGIL sul lavoro minorile, secondo i quali a Milano sarebbero più di 11.000 i bambini tra i 7 e i 14 anni impegnati in attività lavorative precoci, si vanno a sommare al quadro drammatico già delineato pochi mesi fa dal sottosegretario all'Interno Mantovano sullo sfruttamento dei minori, dal quale emerge che la Lombardia è la regione dove l'industria dello sfruttamento dei minori è più radicata.

Una situazione drammatica ed allarmante che non può lasciare le istituzioni indifferenti.

L'impiego dei bambini nel campo del lavoro, nell'accattonaggio o per altre attività illecite quali furti, scippi e spaccio di droga - afferma Silvia Ferretto - è un reato ignobile attraverso il quale le organizzazioni criminali si arricchiscono, sfruttando i minori e riducendoli in uno stato di vera e propria dipendenza e sudditanza oltre che fisica anche psicologica, perpetrata spesso anche con gravi violenze, minacce e maltrattamenti. Questi bambini, che crescono, in uno stato di analfabetismo ed in un isolamento culturale insormontabile, diventeranno, con buona probabilità, a loro volta, adulti ignoranti ed emarginati, che riserveranno ai propri figli, presumibilmente, la stessa sorte.

Un circolo vizioso pericoloso e mostruoso che abbiamo il dovere di spezzare. 

Per contrastare efficacemente la criminalità - continua l'esponente regionale di AN - è però indispensabile, data la sua trasnazionalità, oltre ad un'omogeneizzazione della normativa internazionale, anche una collaborazione, sia livello giudiziario che investigativo, creando banche dati comuni (fondamentali quella del DNA e quella dei minori stranieri) e politiche sociali e di intervento congiunte che abbiano come obiettivo principale e primario la tutela e la protezione dei minori stessi, nonché il fondamentale rispetto dell'obbligo scolastico, strumento fondamentale per sottrarre migliaia di bambini alla condanna dell'ignoranza e dell'esclusione sociale.

Contro questo terribile reato, Silvia Ferretto nella presente legislatura ha presentato due proposte di legge: una contro l'accattonaggio minorile e l'altra per inserire nel nostro Codice Penale il reato di tortura, da applicare nei casi in cui il minore subisca violenze fisiche e/o psicologiche.

 

Milano, 14 maggio 2004